Nella Ue siamo trendsetter, e di esempi virtuosi ce ne sono, ma c’è ancora molto da fare perché anche in Italia gli open data diventino motore dell’innovazione della PA e fonte di business per le imprese. Ecco cosa chiedono i Comuni, perché il processo non è ancora maturo e lo scenario futuro. La ricerca Polimi-Unioncamere
- Articolo di Michele Benedetti - Direttore dell'Osservatorio eGovernment del Politecnico di Milano e Luca Tangi - Osservatorio eGovernment del Politecnico di Milano
agenda digitale
Serve un approccio pragmatico: la pubblicazione di banche dati aperte ha senz'altro migliorato la trasparenza della PA e aperto nuove opportunità di business.
Occorre trovare il giusto equilibrio tra l’utilità della condivisione dei dati e la tutela dei diritti dei cittadini.
L'interessante articolo di Claudio Carpineto della Fondazione Ugo Bordoni su www.agendadigitale.eu fornisce alcuni spunti di ragionamento.
Uno degli eventi rilevanti di quest’anno per gli Open Data è stato il rilascio del Piano Triennale AgID. Adesso però bisogna passare da una modalità “artigianale” a una “industriale” per la generazione e manutenzione dei dati. Servono progetti chiari e condivisi e un Programma nazionale.
-- di Vincenzo Patruno, Project Manager e Open Data Evangelist - ISTAT
Testo integrale dell'articolo su https://www.agendadigitale.eu/cittadinanza-digitale/open-data-pubblici-la-via-per-portare-vantaggi-al-sistema-paese/
Open Government, a che punto siamo: passi avanti e questioni aperte
I progressi rilevati dal rapporto Open Data Maturity 2017 e i riscontri positivi dal Piano Nazionale sull’Open Government testimoniano un dinamismo e un’attenzione al tema dell’amministrazione aperta certamente molto elevati. Occorre però ancora un passo per renderlo strutturale e davvero strategico.
Open Data Maturity 2017
Secondo il rapporto, l’Italia passa in un anno dal gruppo dei “followers” a quello dei “trendsetters”, saltando il gruppo dei “fast tracker” e collocandosi così nel gruppo dei “top performer” insieme...