Giuseppe Anastasi direttore Laboratorio Nazionale Smart Cities del CINI: “Per le città italiane occorre passare ad un approccio “orizzontale” in cui i dati prodotti dai vari sottosistemi (traffico, illuminazione, gestione dei rifiuti, monitoraggio della qualità dell’aria, ...) vengano raccolti da una piattaforma unica (o da un insieme di piattaforme interoperabili) e resi disponibili in forma di open data”.
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